Tecniche di masturbazione

   17/07/2008
  
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Il termine masturbazione è usato, per estensione, anche per definire alcune forme di stimolazione erotica che non coinvolgono soltanto gli organi sessuali (ad es. toccare i capezzoli) e che non sempre sono effettuate direttamente con la mano (ad es. stimolazioni con oggetti). Si parla di masturbazione anche quando la si compie su di un’altra persona stimolando i suoi organi genitali e se quest’ultima a sua volta la esercita sulla prima in un rapporto vicendevole di masturbazione reciproca (talvolta inclusa nelle pratiche di petting).

I modi di masturbarsi (si intende in questo caso il significato estensivo del termine) comuni agli individui di entrambi i sessi sono il premere e/o lo strofinare i genitali contro un oggetto, come un cuscino, l’ inserire dita od oggetti nell’ano (masturbazione anale) e stimolare il pene o la vulva o il clitoride con vibratori elettrici, che possono altresì essere inseriti nella vagina o nell’ano. Persone di entrambe i sessi possono inoltre trovare piacere nel toccare, strofinare o pizzicare i propri capezzoli durante la masturbazione; entrambe i sessi usano a volte sostanze lubrificanti per migliorare la qualità della masturbazione e renderla più soddisfacente. Una masturbazione risulta più soddisfacente se la si effettua da seduti o sdraiati.
Contemporaneamente alla masturbazione, è spesso pratica comune leggere o visionare materiale pornografico o lasciarsi andare a fantasie sessuali. L’attività masturbatoria può essere in alcuni casi ritualizzata: in questi rituali possono essere presenti, tra le altre, delle componenti feticiste o delle parafilie. Alcune tecniche estreme per rendere più intenso ed elaborato il piacere, sono l’asfissia autoerotica, consistente nell’impedire un apporto normale di ossigeno ed il self-bondage (legarsi da sè). Queste ultime due pratiche possono rivelarsi molto pericolose.
Gli uomini sembra usino meno tecniche di masturbazione ed anche su di loro influiscono gusti e preferenze individuali. Le tecniche usate possono differire tra uomini circoncisi e non circoncisi, dato che alcune tecniche adottate dagli uni sono spesso dolorose per gli altri.
La tecnica più comune consiste nel tenere semplicemente il pene in erezione fra le dita chiuse a pugno, con una stretta analoga a quella che potrebbe essere quella della vagina, e muovendo la mano ritmicamente lungo l’asta del pene fino a raggiungere l’orgasmo. Negli uomini non circoncisi la stimolazione progressiva deriva dal movimento del prepuzio, il quale, anche per l’azione del frenulo, copre e scopre ritmicamente il glande. Questa azione del prepuzio evita il contatto fra la mano e il glande stesso, riducendo di molto l’attrito, il quale comporta in genere una sensazione di fastidio. Per gli uomini circoncisi invece la stimolazione avviene sempre muovendo ritmicamente la pelle intorno al glande, che in mancanza del frenulo, si copre e scopre interamente: molti massaggiano direttamente il glande stesso (preferenzialmente usando un lubrificante per ridurre l’attrito), il suo bordo ed il solco rimasto dall’asportazione del frenulo. Alla grande sensibilità del pene contribuiscono anche la sottigliezza ed elasticità della pelle che lo ricopre, dello spessore di pochi decimi di millimetro, nonché la sua straordinaria mobilità rispetto al tessuto sottostante.
Un’altra tecnica consiste nell’unire il dito indice e il pollice a cerchio attorno all’asta del pene, circa a metà lunghezza, e muovere la pelle ritmicamente lungo l’asta, facendo nascere la sensazione di piacere e incrementandola fino al raggiungimento dell’orgasmo ed all’eventuale eiaculazione, la quale non sempre avviene, specialmente in età puberale.
Molti maschi riescono a protrarre di molto la sensazione di piacere, sospendendo la stimolazione un attimo prima del raggiungimento dell’orgasmo e riprendendola subito dopo, ripetendo il ciclo anche più volte. Questi soggetti, in possesso di un notevole autocontrollo, gustano infine un orgasmo particolarmente appagante e subiscono di meno il cosiddetto periodo refrattario. Al piacere della pratica masturbatoria, in cui è coinvolto il pene, può aggiungersi contemporaneamente il piacere della stimolazione anale, consistente nell’inserimento di un dito della mano libera nello sfintere anale.
Una tecnica meno comune è il giacere a faccia in giù su una superficie morbida, come un materasso, e strofinare il pene contro di essa fino a raggiungere l’orgasmo. Questo tipo di masturbazione viene praticata maggiormente nella fascia di età che va dai 15 ai 18 anni visto che è anche molto meno conosciuta; questo tipo di autoerotismo provoca però un maggior piacere al momento dell’eiaculazione. Altre tecniche ancora prevedono l’uso di una vagina artificiale o altro simulacro per la masturbazione. Molti uomini accarezzano i loro testicoli o altre parti del corpo mentre si masturbano.
Per quanto riguarda la masturbazione ad opera del partner, essa può essere praticata con diverse parti del corpo come mani, piedi (footjob), cosce, oralmente (sesso orale) o, se il partner è di sesso femminile, con l’ausilio del seno, in questo caso è chiamato volgarmente “spagnola“.
Alcuni considerano la prostata (la ghiandola che secerne il liquido seminale) come la zona di massima sensibilità erogena negli uomini; durante la masturbazione alcuni la stimolano direttamente inserendo le dita o un dildo ben lubrificati nel retto attraverso l’ano; questa tecnica, detta postillonage, porta in alcuni individui ad orgasmi di intensità notevolmente maggiore. Similmente, un partner sessuale può offrire masturbazione con le mani o la bocca, inserendo la lingua o un dito ben lubrificato nel retto.
L’eiaculazione può essere controllata indossando un profilattico spesso. Ma esiste anche una controversa tecnica di controllo dell’eiaculazione consistente nel premere sul perineo, un punto circa a metà strada fra lo scroto e l’ano, poco prima di eiaculare: questo sistema può spingere lo sperma dentro la vescica e a lungo termine porterebbe, secondo alcuni, a danni dovuti alla pressione sui nervi e sui vasi sanguigni del perineo.
Si dice orgasmo asciutto quello raggiunto trattenendo l’eiaculazione (o di chi è troppo giovane per eiaculare). I sostenitori del sesso tantrico affermano che tale tecnica può essere appresa e che può abbreviare il periodo refrattario.
Alcuni hanno notato una connessione fra la circoncisione e la frequenza della masturbazione. Tale relazione è tuttavia argomento che rimane assai controverso e poco esplorabile coi tradizionali metodi sondaggistici. Riportiamo comunque a titolo di informazione un sondaggio condotto su 1410 uomini nel 1992 negli Stati Uniti (Laumann), il quale sembrerebbe aver scoperto che: “Il 47% degli uomini circoncisi riferisce di masturbarsi almeno una volta al mese, contro il 34% riportato dei non circoncisi.”
Le tecniche di masturbazione femminile sono forse più numerose e più varie di quelle maschili e sono influenzate da un certo numero di fattori e di preferenze individuali.
L’immaginazione sembrerebbe rivestire un ruolo fondamentale, soprattutto nella masturbazione femminile; infatti molte donne per goderne appieno e raggiungere l’orgasmo, hanno bisogno di dedicare un tempo considerevole ad una fase “preliminare” in cui lasciarsi andare ad evocare fantasie stimolanti.
Tali tecniche includono lo sfiorare o lo strofinare la vulva e soprattutto il clitoride con il dito indice o medio, o entrambi: questo è piacevole per la maggior parte delle donne, soprattutto se si accarezzano allo stesso tempo il seno e i capezzoli. L’inserimento di anulare e medio per stimolare la parete interna-anteriore della vagina consente di comprimere il palmo della mano sul clitoride; in questo modo si modula una pluristimolazione (interna ed esterna) che conduce a notevoli contrazioni orgasmiche. A volte una o più dita possono essere inserite nella vagina per manipolare ripetutamente la parete interna anteriore, dove è situato il punto G. Allo scopo di ottenere una migliore stimolazione, possono anche essere usati degli ausili alla masturbazione, come vibratori, dildo e palline Ben Wa; per alcune donne è preferibile la stimolazione anale, in virtù della presenza in questo muscolo di un notevolissimo numero di terminazioni nervose; nel caso vi sia penetrazione, spesso si usa del lubrificante per facilitarla.
Le preferenze delle donne sul modo e nel luogo dove masturbarsi sono varie: alcune scelgono la vasca da bagno o la doccia, usando il flusso d’acqua tiepida per stimolare il clitoride; altre invece cavalcano un cuscino, tenendo le gambe ben allargate per stimolare il clitoride attraverso le grandi labbra e gli abiti come nel frottage; alcune poi amano masturbarsi in presenza di altre donne, che spesso le aiutano nell’azione. Se è presente un partner, può essere gradita la stimolazione con varie parti del suo corpo; la lingua solitamente riveste in ciò un ruolo fondamentale, ma anche altre parti del corpo possono essere di gradimento, come piede, gomito, naso, ecc. Alcune donne raggiungono l’orgasmo anche solo guardando i loro partners masturbarsi. Si tratta di una forma di autoerotismo emulativo. Altre donne si masturbano inserendo nella vagina oggetti di grosse dimensioni dalla forma fallica. Al pari degli uomini, anche una percentuale di donne amano masturbarsi gustando filmati o riviste a sfondo erotico. Ancora, alcune donne sono capaci di raggiungere l’orgasmo accavallando strettamente le gambe e stringendo i muscoli delle cosce per creare attrito: è possibile masturbarsi in questo modo anche in pubblico, senza essere notate, anche pedalando in bicicletta il sellino può tradursi involontariamente in oggetto di stimolo.
Alcune donne considerano ancora la masturbazione come una attività secondaria e “sostitutiva” del coito. Psicologi e sessuologi sono invece concordi nel considerarla una pratica che, oltre alla funzione di fonte di piacere, permette di conoscere meglio il proprio corpo. Le ricerche mostrano infatti che le donne che riescono a raggiungere l’orgasmo attraverso la masturbazione sono avvantaggiate nel riuscire a raggiungerlo anche nel rapporto con il partner.
Raggiungere l’orgasmo con la masturbazione può essere più facile che raggiungerlo con la penetrazione; è anche per questo motivo che molte donne si stimolano il clitoride con le dita anche durante il rapporto sessuale, oppure chiedono al partner di farlo.

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